Chiamato da Orsini "Sacro Bosco" e dedicato alla moglie Giulia Farnese, questo esempio di "Manierismo italiano" venne ribattezzato "Parco dei Mostri" dalla fantasia popolare. All'ingresso del parco, sormontato dallo stemma degli Orsini, si viene accolti dai versi incisi su due Sfingi che presentano ed elogiano ciò che il visitatore si accinge a vedere.

Le molte sculture in piperino sono armoniosamente integrate nel lussureggiante paesaggio con grandi prati e viali alberati. Il parco è articolato su terrazze degradanti alla sommità delle quali sorge il Tempietto sormontato da una cupola che Vicino Orsini dedicò alla moglie Giulia.

Gli incredibili scenari con la Lotta tra i Giganti, Proteo e Glauco, la Ninfa dormiente e il gruppo scultoreo composto da una Balena sormontata da una Tartaruga che a sua volta sorregge una Donna alata, simbolo del passaggio di purificazione, richiamarono l'attenzione di molti intellettuali del tempo per i loro aspetti simbolici e alchemici, intellettuali le cui epigrafi sono disseminate per il parco.

Fra Orsi giganti, Sirene, figure mitologiche come Ercole e Caco e il Cerbero, il cane infernale con tre teste, e fontane come quella sormontata da un Pegaso o quella alimentata da due Delfini, si trova la nicchia con la cosiddetta "Panca Etrusca" sul fondo della quale vi è un'altra iscrizione con un'esposizione in versi di quanto il "Sacro Bosco" offre ai visitatori.

Adiacente ad un piccolo teatro c'è la Casa Pendente che vi disorienterà con la momentanea perdita di equilibrio. Da qui si prosegue verso la piazza dei Vasi intorno ai quali si trovano lo Stregone, il Nettuno, il Drago assalito dai cani, l'Elefante da guerra, il Gigante dal Cavallo Alato e l'Orco con la bocca spalancata all'interno della quale si apre un antro con un tavolo di pietra e sedile. E' sempre la testa di un Orco a sorreggere il Mappamondo sovrastato dalla miniatura del Castello Orsini, a significare la potenza del Casato.

L'organizzazione del Parco mette a disposizione servizi che vanno dall'ampio parcheggio al bar e la tavola calda e dall'area picnic, attrezzata con giochi per bambini, a stand che offrono guide e souvenir.

Non perdetevi quindi una visita al Parco dei Mostri di Bomarzo in cui natura, arte e fantasia si fondono in modo bizzarro e insolito rendendola una meta particolarmente suggestiva che non mancherà di stupirvi.

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