La "Sala della Tempesta in 4D" è un'esperienza da provare in prima persona, che consente al visit-attore del Galata di salire a bordo di una scialuppa in un mare in tempesta.
Il nuovo allestimento comprende una prima parte sul tema delle tempeste nella storia: attraverso dipinti, stampe, incisioni, ex voto ed oggetti semplici della vita comune che si trovavano a bordo delle scialuppe, il visitatore può scoprire le origini, le motivazioni e le storie di chi sceglieva di solcare le acque più temibili come quelle di Capo Horn, protagoniste del nuovo exhibit. È nella seconda parte, in linea con la filosofia "Sali a bordo" del Galata Museo del Mare, che si vive l'esperienza in 4D.
Il futuro-naufrago si trova in un vano buio, illuminato da una sola forte luce rivolta al soffitto, dove una scialuppa - una baleniera originale del XIX secolo con tutte le sue attrezzature - è rovesciata, nell'immagine dell'ultima disperazione. La voce concitata del nostromo che appare sullo schermo con il suo "Sud Ovest", tipico abbigliamento (cerata e cappello) dell'epoca, chiama il pubblico a salire a bordo di un'altra scialuppa, prendere posto sui banchi, aggrapparsi ai remi e iniziare a remare perché, come grida il nostromo, "la nostra nave sta per affondare e noi dobbiamo allontanarci". Intanto si illuminano gli schermi, mostrando Capo Horn, mentre le onde e i piovaschi che si alternano alle forti raffiche di vento coinvolgono il visitatore in un'esperienza multisensoriale. La barca beccheggia, sale e scende sulle onde - meglio tenersi forte - intorno ai superstiti passano come fantasmi gli albatros, le orche e le balene.
Pochi minuti di intensa immersività per capire che con il mare non si scherza. Un'esperienza forte, che unisce storia e nautica in un suggestivo allestimento con le nuove frontiere dell'edutainment. La piattaforma mobile a quattro assi (four dots) è stata realizzata dalla Moviemex di Catania (allestimento cinema 4d) e il mare tempestoso virtuale prodotto da Federico Basso, un moviemaker genovese di talento, il tutto coordinato per la parte multimediale da ETT spa, partner del Galata Museo del Mare nella realizzazione del Sommergibile Nazario Sauro e del padiglione MeM Memorie e Migrazioni. Resta una domanda: ci salveremo dal naufragio? Chi ci raccoglierà nelle acque gelide e ventose di Capo Horn? Non resta che andare al Galata Museo del Mare per saperlo.
Comunicato stampa Galata Museo del Mare